In 116 hanno finora fornato la proposta di risoluzione messa a punto da Unione europea e Australia per chiedere che venga fatta luce sulle responsabilità nella diffusione della pandemia di coronavirus. Per Pechino è “troppo presto”.
Sono 116 i Paesi che hanno sottoscritto la necessità di un’inchiesta indipendente sulle responsabilità della Cina nella diffusione della pandemia di Covid-19. Non è ancora un numero sufficiente a portare all’approvazione del progetto di risoluzione promosso dall’Unione Europea e dall’Australia, ma l’atteso discorso di Xi Jinping potrebbe alterare gli equilibri.
La richiesta di inchiesta indipendente sulle origini e la diffusione del coronavirus sarà presentata all’Assemblea dell’Organizzazione mondiale della Sanità che si tiene oggi e domani in videoconferenza martedì ma necessita del sostegno di due terzi dei 194 membri dell’Oms.
La Cina si è sempre fortemente opposta all’ipotesi di un’indagine internazionale sulla pandemia. Nella bozza non si menziona la Cina o Wuhan (la città in cui il virus è stato registrato per la prima volta), ma si esorta la comunità sanitaria globale a “identificare la fonte zoonotica del virus e l’introduzione nella popolazione umana, incluso il possibile ruolo di ospiti intermedi, anche attraverso sforzi come missioni sul campo scientifiche e collaborative”.
Articolo pubblicato da “AGI“, continua a leggerlo sul sito del giornale