Nelle attese risposte alle domande frequenti ha usato l’espressione «stabile legame affettivo», senza chiarire granché.
Sabato pomeriggio il governo ha pubblicato le F.A.Q. (risposte a domande frequenti) per chiarire meglio il contenuto dell’ultimo decreto sulle restrizioni legate al coronavirus, in vigore dal 4 maggio. Tra i vari punti, il più atteso era quello che specifica meglio chi sono i “congiunti” a cui si potrà fare visita.
Spiega il governo:
I “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
È quindi confermata, per indicare quelle persone che si potrà incontrare pur non essendo ufficialmente parenti, l’espressione «stabile legame affettivo», che indica fidanzati e partner. Rimangono i dubbi dei giorni scorsi: non essendo dimostrabile con dei documenti, sarà sostanzialmente impossibile verificare durante un eventuale controllo se la persona a cui si sta facendo visita rientra in questa categoria. Non è quindi chiaro come funzionerà, anche se sembra evidente che queste formulazioni sono un modo per invitare i cittadini a vedere soltanto le persone a cui si è strettamente e fortemente legati, rimandando tutti gli altri incontri sociali.
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