
Ecco i dati salienti di oggi in ITALIA:

Negli ultimi sette giorni abbiamo avuto in media 32253 nuovi positivi al giorno, ossia +6030 casi al giorno rispetto ai sette giorni precedenti (ieri era +6878).
La variazione dei nuovi casi registrati in questi ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +23% (ieri era +27,5%, il giorno prima +32,1%, prima ancora +38,1%, +43,2%, +49,7%, +58,4%. Per intenderci: quando il valore è pari a 0% significa che il numero di nuovi casi rimane costante, se negativo significa che la curva è in discesa).
Siamo a 377 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti/settimana. Per confronto, in Europa: Spagna: 301, Francia: 494, Regno Unito: 238, Germania: 138, Paesi Bassi: 356, Belgio: 693, Austria: 377, Svezia: 173, Romania: 235, Portogallo: 279, Polonia: 368, Rep.Ceca: 753 (fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento oggi, 8/11/2020).
Tra le Regioni italiane si segnalano: Bolzano: 793; Valle d’Aosta: 589; Piemonte: 577; Lombardia: 561; Campania: 471; Liguria: 457; Umbria: 453; Toscana: 437; Veneto: 408. Gli incrementi maggiori rispetto ai sette giorni precedenti si registrano in Basilicata (+79,8%), Bolzano (+69,6%), Piemonte (+46,7%), Calabria (+41,8%), Sicilia (+41,3%), Puglia (+34,5%), Veneto (+34,2%), Campania (+30,2%), e Emilia Romagna (+27,1%).
*Va considerato che i rapporti positivi/tamponi e positivi/persone testate ora si alzano anche per via dell’uso dei test rapidi antigenici (non contati come tamponi, ma confermati con l’esame molecolare quando positivi).

Abbiamo attualmente 26440 pazienti RICOVERATI IN REPARTO, pari al 91,1% del valore di picco (29010 il 4 aprile) e al 49% dei posti letto attualmente disponibili (53752, fonte: AGENAS). Negli ultimi 7 giorni la variazione media del numero di pazienti ricoverati è stata pari a +1077 pazienti al giorno (era +985 nei sette giorni precedenti). Dunque l’aumento percentuale complessivo sul totale dei pazienti ricoverati in questi sette giorni è stato +39,9%, mentre la variazione nei sette giorni rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +9,3% (ieri era +6,9%, il giorno prima +8,8%, prima ancora +16,3%, +20,4%, +30,1%, +28,6%. Per intenderci: quando il valore è pari a 0% significa che il numero di nuovi ricoveri è costante, quando è negativo significa che si riduce).
I pazienti in TERAPIA INTENSIVA sono complessivamente 2749, pari al 67,6% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile) e al 39% dei posti letto attualmente disponibili (7121, fonte: AGENAS). Negli ultimi sette giorni la variazione media dei pazienti in Terapia Intensiva è stata di +116 pazienti al giorno (era +104 nei sette giorni precedenti). Dunque l’aumento percentuale complessivo sul totale dei pazienti in TI in questi sette giorni è stato +41,8%, mentre la variazione nei sette giorni rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +10,8% (ieri era +10,6%, il giorno prima +10,3%, prima ancora +12,3%, +23,9%, +50,5%, +51,5%).
In media abbiamo avuto in Italia 367 DECESSI al giorno negli ultimi sette giorni, e 213 nei sette giorni precedenti.
In sette giorni abbiamo avuto 4,29 decessi ogni 100.000 abitanti. In Spagna: 4,35, Francia: 4,1, Regno Unito: 3,1, Germania: 0,75, Paesi Bassi: 2,7, Belgio: 9,25, Austria: 1,9, Svezia: 0,45, Romania: 3,8, Portogallo: 2,7, Polonia: 4,35, Rep.Ceca: 12,25 (fonte ECDC, media delle ultime due settimane, ultimo aggiornamento oggi, 8/11/2020).


Naturalmente c’è poco da festeggiare una volta in cima, perché come dicevamo in questi giorni quello è il momento di maggior rischio per tutti, e prelude comunque a un periodo di ulteriore crescita dei carichi ospedalieri, già ora parecchio pesanti (per questi suggerisco di guardare la terza mappa dei pianeti, in cui avete il colpo d’occhio, sia per le TI che per gli altri reparti). Però anche i tassi di incremento dei ricoveri non sono più quelli di ottobre, e stanno lentamente assestandosi (anche queste curve, per gli appassionati, sono disponibili alla slide 8). I decessi hanno ancora tassi di incremento del 75%, ma anch’essi in riduzione: saranno gli ultimi a stabilizzarsi, e quindi a scendere.
Ieri, insieme a mille commenti gentili, c’è anche stato chi mi ha ammonito di non illudere i lettori riguardo la prossimità del picco epidemico. Ci tengo a precisare che nulla di quanto detto è frutto di mia invenzione, e che benché sappiamo che i numeri in assoluto siano drogati di sottostima (anzi adesso sono proprio in overdose), è difficile che la curva “reale” abbia una inclinazione molto differente. E quand’anche mi sbagliassi nell’intravvedere la fine di questa dura salita, e nel darne avviso ai compagni di cordata (lo faceva anche il mio papà in montagna, e sì, lui barava un po’, ma a fin di bene, per darci l’incoraggiamento), davvero non credo che un pizzico di ottimismo possa dar più che tanto fastidio. Nel caso, fatemelo sapere, che ho qualche canale TV da consigliarvi.
Un caro saluto
Paolo Spada
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Numeri complessivi dell’epidemia ad oggi in Italia:
935104 pazienti COVID-19, di cui 335074 guariti, 558636 attualmente positivi (26440 ricoverati in reparto, 2749 in Terapia Intensiva, 529447 in isolamento domiciliare), e 41394 pazienti deceduti.
Nota su grafici e analisi I grafici e l'analisi riportata di seguito fa riferimento alla data odierna, che potrebbe differire dalla data dell'articolo: in alto nella pagina è riportata la data dell'articolo, mentre qui di seguito è indicata la data dell'analisi grafica. Puoi vedere le giornate precedenti scorrendo le frecce nel grafico.